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Pagina degli Umani

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Arcanius
CAT_IMG Posted on 23/2/2011, 17:36     +1   -1




Eccovi qui la pagina sugli umani...e vi rimando anche a questo link dove avrete anche il video: www.guildwars2.com/en/the-game/races/human/



L’Umano
“… combattiamo per le nostre case, i nostri dei e la nostra regina. Niente può spezzare il nostro spirito.”

Gli umani di Tyria sono una razza tormentata. Negli ultimi 300 anni, hanno perso gran parte del loro territorio. Vecchi nemici e nuove razze minacciano le terre umane tradizionali da tutti i lati. Tuttavia la razza umana sopravvive, difendendo le terre rimaste e mantenendo lo spirito umano come fanno da secoli. La loro città più grande, Divinity’s Reach, brilla come un faro di speranza per la gente di Kryta e oltre – persino per coloro che dimorano all’interno del territorio charr. Le leggende umane sono stampate indelebilmente sulle anime di tutte le razze di Tyria, nemiche o amiche.
Ecco la loro storia.


La storia

Gli umani di Tyria in origine vennero in questa parte del mondo dal sud. Preso si sparsero per i regni di Orr, Kryta e Ascalon, prendendo il posto di altri popoli, inclusi i centauri e i charr, nel processo. Guerre e scaramucce interne indebolirono le nazioni umani, e non furono in grado di difendersi quando i charr invasero Ascalon.
Ascalon cadde di fronte alla magia charr del Searing. Piuttosto che arrendersi ai charr, re Adelbern invocò il Foefire, una potente maledizione che trasformò la sua gente in fantasmi sempre vigili. Orr svanì in mare, per risorgere solo anni dopo come regno dei non morti governato dall’Antico Drago Zhaitan. Lion’s Arch fu inondata e rinacque come città multirazziale. Kryta sprofondò nella guerra civile, e sopravvisse solo grazie alle azioni di nobili eroi.
Tuttavia attraverso tutto questo, l’umanità continuò ad andare avanti, proteggendo le migliori qualità della sua gente e la sua storia. Anche se circondata da sfide e da minacce interne ed esterne, la razza sopravvive e prospera in un mondo che diventa più mortale ogni giorno che passa.


Divinity’s Reach

La più grande città umana è Divinity’s Reach, fondata subito dopo l’allagamento di Lion’s Arch. Costruita sopra antiche tombe Krytane e situata su una scogliera, la città fornisce un robusto bastione contro un mondo pericoloso. I sopravvissuti di altre nazioni umani e profughi di terre lontane si sono riversati a Divinity’s Reach, per giurare fedeltà alla corona e creare una città bella ed orgogliosa.
La città si stende come una grande ruota con sei raggi. Questi raggi sono strade elevate che vanno dalle mura esterne alla Piazza Centrale al centro della città. E’ qui che un grosso planetario gira sotto una cupola massiccia di rame e vetro, qui che i ministri bisticciano, e qui che la regina Jennah governa con mano sicura.


Minacce esterne ed interne

Da Divinity’s Reach, la lunga mano del potere umano si estende fuori per le colline e le fattorie circostanti, offrendo protezione ai contadini e alla cittadinanza di Kryta. Questa gente è sotto costante assedio dei centari che sono venuti giù dalle montagne. I potenti centauri Modniir hanno stabilito il loro dominio sulle più deboli razze Tamini e Harathi e ora li esortano ad attaccare le enclavi umane per tutta Kryta. Queste razzie sono grandi incursioni che a volte raggiungono le porte della stessa Divinity’s Reach.
Non tutti i nemici non sono umani. Bande di banditi sono venute fuori in aree lontane dal braccio della legge, e ora grandi gruppi organizzati prendono di mira la cittadinanza locale. I Seraph hanno l’incarico di proteggere la gente, ma sono troppo pochi rispetto agli avversari.
Come se le cose non fossero abbastanza disperate, il dissenso fiorisce all’interno delle mura della stessa Kryta. La regina Jennah è amata dal suo popolo, ma la nobiltà spesso si irrita per i suoi modi egalitari e per l’armistizio con le legioni charr. La Camera dei Ministri è un focolaio di intrighi e complotti, molti dei quali sono incentrari sul Legato Ministro Caudecus il Saggio, che molti vedono come un rivale della stessa Regina.


L’eredità degli umani

Con la sconfitta di Abaddon, gli dei umani si ritirano da Tyria. Non abbandonarono i loro devoti, ma piuttosto smisero di interferire direttamente nelle loro vite quotidiane. Come genitori che insegnano a un bambino a camminare, lasciano che l’umanità cammini con passo incerto e impari a rialzarsi da sola se cade.
Gli umani di Divinity’s Reach se ne redono conto e sanno che gli dei si aspettano che ce la facciano con le loro forze. I nomi dei Sei Dei (ora chiamati i Sei Dei Umani da altre razze) sono sulle labbra di chi li adora, e ci sono ancora santuari e sacerdoti della fede. Gli umani non si sentono abbandonati dai loro dei; si sentono messi alla prova. Come popolo, si rifiutano di cadere.
La lunga storia dell’umanità fa pensare alle altre razze agli umani come aventi vedute limitate, vecchio stile e conservatori, ma l’umanità non teme le cose nuove. Con l’ascesa di altre razze maggiori, essi hanno cercato di adattarsi e competere con loro. Sono interessati nella tecnologia dei portali asura e nelle armi charr. Gli umani sono un popolo di gente che sa arrangiarsi, e di artigiani; inventori come Uzolan l’Artista aiutano a rifinire ed espandere le loro conoscenze tecniche.
Il più grande retaggio umano è l’eroismo. Anche il più giovane sylvari conosce le grande figure della leggenda di Tyria. Sono i passi di queste figure leggendarie che le altre razze devono seguire.



Post preso da Mmorpgmania...Grazie.
 
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0 replies since 23/2/2011, 17:36   9 views
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