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Razza Elyos

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•|DemonAce|•©
CAT_IMG Posted on 12/3/2011, 13:16     +1   -1




Elyos


Un anno fa, questo stesso giorno, arrivarono. Questi demoni, questi maledetti Asmodians. Apparirono dal nulla, saltando attraverso uno dei portali dopo pochi attimi che i nostri legionari erano andati via. Che codardi. Ci massacrarono dove eravamo, i più coraggiosi provarono ad opporre resistenza ai loro attacchi ma cosa speravano di ottenere contro questi immortali? Io corsi, non mi vergono a dirlo, io corsi e mi nascosi mentre i miei amici, e i miei vicini, e la mia famiglia venivano massacrati.

Qualcuno deve ricordare questi atti, dato che attraverso queste azioni si può distinguere quale popolo e onorabile e quale è empio. Così corsi e mi nascosi e quando ritornai nel mio insediamento aiutai a bruciare i morti. "Perché?" chiesi, "Perché qualcuno ha fatto ciò?". Fu allora che realizzai quanto poco sapevo della storia del nostro pianeta, così iniziai il prima possibile a ricercare cosa era successo molti anni fa, cosa ci aveva spinto ad essere in guerra con chi una volta consideravamo fratelli, gli Asmodians. All'interno di queste pagine troverai tutto quello che ho imparato riguardo ad Atreia, di quelli che hanno vissuto e di quelli che vivono ancora su queste terre sacre.

Siamo un popolo arrogante? Forse. Ho visto l'arroganza nel nostro popolo ma ho visto anche calore e generosità. Gli Asmodians invece, li ho visti con i miei occhi e mi hanno fatto apprezzare il mio stesso sangue. Non è ovvio che queste creature, ora trasformati in vili mostri, non siano state maledette da Aion? E' possibile che noi Eluos, belli come siamo, siamo benedetti? Sono riflessi degli ambienti dove abbiamo sopravvissuto e vissuto o sono riflessi di noi stessi? Per quanto riguarda me, non lo so.

Il mio nome è Rafaela e di seguido ho descritto le mie ricerche. Posso soltanto sperare che troverai utili le mie note e che potranno assisterti in qualche maniera nel liberare questo bellissimo pianeta spaccato in due dai demoni che lo infestano.

Elyos: Capitolo 1 - Creazione


Innumerevoli millenni fa, il nostro Dio, Aion, creò Atreia. Il nostro mondo era magnifico, un pianeta pieno di vita e di colori, con l'imponente Torre dell'Eternità che attraversava il cuore del nostro mondo. In quel tempo noi e gli Asmodians eravamo le stesse persone, chiamate semplicemente esseri umani. Il nostro mondo era completamente ricoperto e l’interno della nostra casa era illuminato solo dal soffice, dolce chiarore della Torre. Ci allevò, ci diede speranza e ci sostenne in ogni modo. Noi, a nostra volta, eravamo completamente devoti al nostro Dio. Sappiamo queste cose non solo grazie alle storie e racconti che sono stati tramandati attraverso le generazioni, ma anche dai vari reperti e iscrizioni che i nostri archeologi hanno trovato nei siti di scavo in tutta Elysea.

La ragione esatta per la quale Aion creò questo mondo rimane un mistero. Tuttavia, a posteriori, possiamo capire che il nostro Dio ci riservò una monumentale sfida, una mostruosità che invocò per mettere alla prova la nostra determinazione e la forza delle nostre convinzioni.

Elyos: Capitolo 2 - L'era dei Balaur

Furono chiamati i draken, e alla vista erano bestie orribili. Alcuni dei nostri racconti più antichi descrivevano queste mostruosità e, di notte, ai bambini che si comportano male raccontiamo ancora la loro rabbia furiosa e la loro sete di sangue. Imparammo velocemente a nascanderci da loro, usando enclavi naturali per attirare i loro penetranti occhi altrove. Nonostante ciò perdemmo migliaia di noi mentre altre creature furono interamete spazzate via sotto i loro attacchi implacabili. Altri, come i Mau, e i Krall, furono schiavizzati dai draken; mantenuti in vita soltanto per poter utilizzare la loro forza bruta contro altri nemici.

Questi draken, mandati da Aion per controllare Atreia, diventerano velocemente spavaldi man mano che il loro numero cresceva. Comunque, dato che miravano solo alla crescita della loro forza, inziarono a dimenticare la loro missione e, quindi, il loro dio. Le nostre storie narrano di un giorno in particolare; il giorno in cui qualcosa cambiò nei draken. Diventarono più organizzati e un piccolo numero di loro conquistò il dominio sugli altri. Abbiamo imparato successivamente che questi draken chiamarono quell'evento il loro 'risveglio'; fu approssimativamente in quel periodo che i loro nuovi signori, i cinque Signori dei Draghi, rinominarono la loro stirpe con il nome che usiamo ancora oggi: i Balaur.

La prima volta che i nostri padri videro i Balaur pensarono che fosse una nuova specie tanta era la differenza nell'apparenza fisica e nelle abilità. Fu solo dopo i primi attacchi che riconobbero l'assoluta brutalità dei loro assalitori e il loro desiderio inesorabile di estinguere la vita; fu allora che i nostri padri scoprirono la verità: queste creature, che avevano ricevuto, in apparenza, una benedizione da Aion, erano gli stessi orrori che avevano spietatamente estinto dalla faccia di Atreia razza dopo razza.

I Balaur avevano, a questo punto, completamente dimenticato la loro missione, diventando arroganti e cercando sempre più forza che poteva essere ottenuta da Aion. Aion, minacciato dalle potenziali conseguenze di dare a questi orrori le stesse abilità che il nostro benevolente creatore aveva, rifiutò. Capendo che il loro potenziale era stato arrestato da Aion, i Balaur cambiarono il loro dio, scegliendo i loro soggetti più bellicosi e minacciando la Torre dell'Eternità stessa.

Elyos: Capitolo 3 - La guerra del millennio

I nostri antenati furono coraggiosi e rimasero uniti in difesa della torre e del dio che erano giunti ad amare. Comunque i Balaur, con la loro assoluta forza bruta irruppero attraverso le fila massacrando migliaia di noi sul posto. In una manovra disperata, Aion creò gli Empyrean Lord, dodici potenti guardiani incaricati di predominare nella follia omicida dei Balaur e di restaurare l'ordine su Atria. Aion creò anche l'Aether, una sostanza che gli Empyrean Lord potevano manipolare per proteggere loro stessi e i loro seguaci dai Balaur. Questa sostanza era usata anche per creare uno scudo protettivo attorno alla torre di Aion così grande che permise a quanto rimaneva dei nostri antenati di rifugiarsi all'interno dei suoi confini e restaurare lentamente, giorno per giorno, una qualche sembianza di cilvità.

Così iniziò la Guerra del Millennio, un conflitto che vide le terre e le creature, al di fuori dello scudo Aetherico, bruciare e urlare in agonia dato che i Balaur sfogavano la loro frustrazione su qualsiasi cosa che osava anche mostrare la più insignificante e minima resistenza. Le iscrizioni che tutt'ora abbiamo descrivono la nostra gente prosperare durante questo periodo in cui gli Empyrean Lord combatterono coraggiosamente contro i Balaur portando con se gli umani che erano in grado di utilizzare l'Aether in maniera simile a loro. Questi individui divennero i Daeva ed il passare del tempo avrebbe liberato poteri molto più grandi dei loro stessi. Erano virtualmente semidei e presto sarebbero diventati gli strumenti per la modellazione del nostro futuro. Infatti la loro abilità di volare spinse molti di noi a credere che fossero angeli mandati da Aion per riportare l'ordine e la stabilità nel nostro mondo.

La guerra infuriò per anni e, nonostante che occasionalmente uno schieramento potesse essere in vantaggio, sembrava che questo contesto fosse decisamente bilanciato. Se uno schieramento avesse reclamato la vittoria il costo per il loro popolo sarebbe stato quasi insostenibile.

Angosciati dal dover continuare questa guerra mutilante e demoralizzante, alcuni dei nostri Empyrean Lord iniziarono a cercare altre vie per porre fine a questo conflitto...

Elyos: Capitolo 4 - Speranza

Di tutti gli Empyrean Lord, quello che parlava più con noi, il popolo, era una bellissima figura chiamata Ariel. Durante una delle prime sere su Atreia, Ariel scese dalla torre di Aion e parlò, vicino al fuoco, con noi. Da tutti i punti di vista, fu paziente e generosa e ci disse tutto ciò che avevamo bisogno di sentire. I Balaur, giganteschi e terrificanti come erano non avrebbero osato attraversare i confini dello scudo Aetherico. Per la prima volta in molti molti anni eravamo al sicuro. Abbiamo ancora la scultura di pietra che rappresenta quella sera raffigurando questa figura femminile, con le braccia aperte, che ci guarda versare lacrime di gioia e sollievo come facemmo per la prima volta dopo molti molti anni.

Ora ti parlerò di Ariel, perché fu lei la prima a vedere il giusto nella proposta inaspettata di Lord Israphel e capì che la pace era l'unica via. Fu lei a prevedere che la vitorria, se fosse stata possibile, ci avrebbe certamente rovinato; e fu lei ad essere abbastanza coraggiosa da confrontarsi con gli Empyrean Lord suoi compagni e a biasimare la loro sete per una battaglia senza fine come, realmente era, la loro vanità.

Ripetè il punto di vista di Israphel secondo il quale se eravamo ancora intrappolati nella stessa guerra dopo mille anni cosa avrebbe garantito che questa guerra non sarebbe continuata per altri due, tre o diecimila anni? Ariel vide, come aveva visto Israphel, che, continuando questa guerra sfiancante, rischiavamo di perdere molto più che semplici numeri. Avremmo rischiato di perdere l'unica cosa che ci elevava sopra i Balaur e le altre bestie feroci del mondo: la nostra umanità. Era risaputo che Israphel detestasse i Balaur più di ogni altra cosa e se lui, persino lui, poteva superare questo ribrezzo in nome della pace allora ognuno poteva, anzi avrebbe seguito il suo esempio.

Mentre non abbiamo alcun ricordo di quello che fu esattamente detto fra gli Empurean Lord riguardo l'annuncio di Israphel, sappiamo che ci fu una disputa fra Ariel e alcuni dei Lord più belligeranti. E' chiaro che la decisione di ricercare la pace non doveva essere fermata e che, per la prima volta, dovevano cessare i contrasti e apparire come un fronte unito.

Ma persino i guerrafondai e gli assetati di gloria, altisonanti tanto quanto grandiosi, non potevano negare l'autorità delle azioni di Israphel e di Siel come Guardiani della Torre. Lady Arieal e i quattro Lord benedetti che prese al suo fianco argomentarono la cosa per molte lunghe ore, ma fu soltanto il consenso di Lady Siel che sigillò la questione una volta per tutte. I guardiani avevano parlato: sarebbe stata la pace.

I nostri antenati si allietarono. Come non avrebbero potuto? L'altisonante collera di Lord Asphel e dei suoi sottoposti fu soltanto, come rumori e furia, la bizza di un bambino a cui era stato rifiutato qualcosa. Come volarono via nella notte fredda nessuno dubitò che sarebbero tornati una volta che le ire avrebbero avuto la possibilità di raffreddarsi. La via da percorrere era chiara ora e nessuno avrebbe osato ribellarvisi.

Ariel descrisse la sua fiducia in una canzone per pregare e ringraziare Aion e per la prima volta per molti, molti secoli osammo sperare.

Elyos: Capitolo 5 - Il Cataclisma Epico

Arrivò la mattina in cui si tenne la conferenza per la pace. I nostri padri si svegliarono trovando i cinque Signori dei Draghi, comandanti dei Balaur, aspettare, da soli, fuori dal Campo Aetherico. I disegni che abbiamo di quel giorno li raffigurano come creature gigantesce fisicamente, molto più grandi degli altri Balaur.

Siel e Israphel, i due Empyrean Lord incaricati di proteggere la torre stessa, abbassarono il Campo Aetherico e invitarono i Signori dei Draghi all'interno della torre per iniziare le negoziazioni. In questo momento ci fu la possibilità, per queste creature, di annientarci ma scelsero di non farlo e, invece, camminarono pacificamente attraverso le nostre colonie diretti alla torre. Forse ottenemmo il loro rispetto attraverso la nostra resistenza e la determinazione e, forse, questo prova che la linea che noi, e Ariel, avevamo scelto non era stata, alla fine, sbagliata. Asphel era presente e con lui i suoi seguaci, le loro facce erano scure. La conferenza per la pace iniziò e, per un breve periodo, i negoziati procedettero bene.

A quel punto, in un battito di ciglia, successe.

Parliamo ancora oggi degli eventi che seguirono quel giorno, delle improvvise grida di panico, della nauseante certezza che si insinuò in noi: i bellicosi avrebbero seguito la loro strada anche se per ottenerla significava sacrificare Atreia. Vedemmo Asphel muoversi velocemente e all'improvviso e il Signore dei Draghi Vitra morire. I Balaur non sprecarono tempo con le parole. In un istante fu la carneficina e il caos.

Il loro odio raddoppiato, si fecero largo attraverso noi e attraverso la sostanza di Aion stessa. I muri della Torre tremarono e si spaccarono esplodendo in schegge titaniche.

Ariel piangeva mentre lottava per mantere intatta la Torre dell'Eternità. Andò nella base meridionale per donare la sua energia alla Torre con tutti i suoi Lord seguaci, era tutto quello che si frapponeva fra Atreia e la sua distruzione. Asphel ed il suo gruppo, andati a settentrione con lo stesso scopo, erano senza dubbio troppo eccitati per l'improvvisa ripresa delle ostilità da riuscire ad assolvere al loro compito e a mantenere la Torre intatta.

Nonostante gli sforzi di Ariel i Lord fallirono. La torre cedette con un gigantesco boato, si gonfiò e si frantumò da parte a parte. Aion cadde.

Non posso raccontare la paura che attanagliò i nostri padri quando improvvisamente la grande torre, che conteneva l'interno di Atreia, si spostò e si frantumò. Raccontiamo storie di migliaia di fuggitivi che scappavano per salvare le loro vite in preda al panico.

Realizzando che Atreia stessa stava morendo, Siel e Israphel si sacrificarono. Proscigarono i loro corpi dall'Aether, il loro sangue, e utilizzarono i loro ultimi istanti per salvaguardare e proteggere il nostro popolo.

Milioni di persone morirono nell'evento che noi conosciamo come il Cataclisma Epico. Finamente, come le macerie furono scansate, potemmo vedere cosa era successo al nostro bellissimo mondo: Aion, la Torre dell'Eternità era crollata ed il nostro mondo era lacerato in due.

Elyos: Capitolo 6 - Liberazione

Sono una degli Elyos; il popolo che si ritrovò nella metà inferiore di Atreia, il nostro nuovo mondo che chiamammo Elysea. All'inizio i nostri occhi bruciavano a contatto della luce diretta della stella vicina, così aspra nei confronti della calma e fresca luce che emanava dalla nostra Torre prima che crollasse. Comunque ci adattammo velocemente e iniziammo ad apprezzare questo mondo nuovo in cui vivevamo. Il nostro popolo poteva guardare il cielo e vedere i resti bui dell'Atreia superiore che ruotavano lentamente come disperatamente aggrappati al nostro glorioso santuario.

La luce della nostra nuova stella era magnifica e cambiò i nostri campi aridi in abbondanti pascoli mentre ci trasformò in esseri splendidi. La nostra pelle brillava con vigore, i nostri cuori battevano forti e sicuri e presto trovammo il nostro cammino. Aion, ripresosi velocemente, aveva fatto in modo che succedesse questo. Eravamo gli Elyos: i pochi scelti da Aion e eravamo stati portati in Paradiso dal nostro dio! Questo era un mondo che nemmeno i Balaur erano in grado di raggiungere; sapemmo da Ariel che erano stati esiliati da Siel e Israphel in un vuoto sconosciuto poco prima che questi nobili Daeva sacrificassero la loro vita durante il Cataclisma Epico.

I cinque Empyrean Lord che erano stati mandati da Siel e Israphel ci protessero sotto le loro ali e si chiamarono i Seraphim Lord. I Seraphim Lord raccontarono ai nostri antenati della loro battaglia e come gli altri cinque Empyrean Lord avevano provocato e insultato i Balaur incitandoli a procedere verso il conflitto. Il nostro mondo, una volta stabile e armonioso, era lacerato in due e ci raccontarono che tutto ciò era dovuto alle azioni degli altri quattro Empyrean Lord e del loro capitano maledetto, Asphel.

Iniziamo a ricostruire le nostre vite e con esse la nostra città, una magnifica creazione fatta appositamente per il nostro mondo e i nostri Lord il cui nome sarebbe stato Sanctum. Giurammo di proteggere la nostra nuova casa e fra di noi furono scelti dai nostri Seraphim Lord i Daeva più forti che vennero investiti come guardiani.

In questo modo passarono settecento cinquanta anni su Atreia. Fummo in pace per la maggior parte del tempo e prosperammo al meglio che avremmo potuto. Comunque le cose stavano per cambiare nuovamente quando il pianeta iniziò a curare se stesso.

Elyos: Capitolo 7 - L'Abisso e la legione Storm

Tutto quello che mi ricordava la nostra grande torre dopo il Cataclisma Epico erano due tronchi spezzati, uno nel nostro mondo e l'altro ancora visibile nella metà superiore di Atreia. La gran parte della torre era stata distrutta, i suoi resti rimanevano sparsi sulle due metà del nostro mondo.

Un giorno, comunque, la terra attorno a questi resti sparsi cominciò a muoversi e lentamente i frammenti levitarono nell'aria. Mandammo i nostri guardiani più coraggiosi ad osservare il fenomeno e loro scoprirono dei portali che conducevano a delle porsioni enormi della torre di Aion che galleggiavano in un mondo bizzarro dove l'Aether scorreva come acqua.

Chiamammo quel mondo l'Abisso e cautamente i nostri Daeva vi si avventurarono esplorando questo ambiente sospeso. Trovarono un mondo ricco dell'Aether che Aion aveva concesso agli Empyrean Lord e che i Daeva avevano imparato a manipolare durante la guerra con i Balaur. Molti Daeva furono persi; questi portali erano instabili e una volta che si chiudevano sembravano rimanere serrati tagliando fuori chiunque vi fosse passato attraverso.

Un giorno si aprì un altro portale, più grande e più stabile degli altri. Un Guardiano, chiamato Deltras vi passò attraverso e trovò, dall'altra parte, qualcosa di incredibile. La sua legione si trovava nella metà superiore di Atreia e, quando guardarono verso il cielo, non videro i resti oscuri della torre di Aion e la parte superiore di Atreia ma videro, invece, il loro mondo, Elyesea, immerso in un'ardente luce.

Lentamente, tesi, si mossero esplorando cautamente questa terra strana che una volta era parte del loro mondo. Ora era un posto buio e maligno, pieno di sussurri e di fugaci ombre. Là scoprirono gli Asmodians, uomini e donne che una volta erano loro fratelli ma che ora erano stati trasformati in folli creature. Ancora peggio, questi incubi erano capitanati da uno degli Empyrean Lord criminali, un essere crudele chiamato Zikel.

Era buio; i nostri Daeva non potevano vedere bene e presto furono catturati da Zikel e dai suoi mostri. Questo essere, che una volta avevamo onorato al fianco del grande Ariel, gettò Deltras al suolo chiedendo di maledire i Seraphim Lord per la loro "debolezza". Deltras, coraggioso e nobile come era sempre stato mantenne alto l'onore degli Elyos. Si rifiutò di maledire i Seraphim Lord ed, invece, maledisse l'arrogante Zikel.

Gli Asmodians attaccarono e quelli di noi che stavano aspettando dall'altro lato del protale videro ritornare soltanto due del nostro gruppo, sanguinanti e feriti.

Elyos: Capitolo 8 - Un nuovo nemico, un vecchio nemico

Eravamo storditi. Storditi dal fatto che qualcuno era riuscito a sopravvivere in questa terra, situata sopra di noi, desolata e ghiacciata, storditi da quello in cui erano stati trasformati questi Asmodians. Mobilitammo velocemente le nostre legioni e ci preparammo alla guerra.

Aion ci metteva nuovamente alla prova, mentre un terzo portale stabile si aprì e ci portò un orrore che speravamo non vedere più: i Balaur. In breve tempo consolidarono le loro forze, richiamando a se i Krall ed i Mau nel mentre che forzavano alla sottomissione altre razze deboli. La loro furia era immensa come non lo era mai stata e fummo noi che subimmo il peso maggiore della loro rabbia.

Il nostro mondo, la terra in cui viviamo, ci aveva dato, grazie a Siel e Israphel, la più sottile e fragile ancora di salvezza. Credevamo che questa ancora di salvezza ci avrebbe sostenuto permettendoci di avere l'opportunità di assaggiare e godere della nostra vittoria sui demoni Asmodian che una volta osavano chiamarci fratelli. Comunque tutto qeusto cambiò quando scoprimmo, in modo puramente causale, qualcosa di terrificante...

Atreia stava morendo. Il nostro mondo sanguina continuamente Aether attraverso il Grande Abisso e a meno che questa emorragia non venga controllata ed arginata questa sorgente di vita si estinguerebbe in poco tempo. Il nostro mondo, mantenuto unito dal sacrificio finale di Israphel e Siel, semplicemente andrà in pezzi e le vuote metà che un tempo formavano questo grande pianeta scivoleranno nello spazio per sempre. Tutto quello che vive qui si estinguerà in un battito di ciglia e tutto quello che abbiamo raggiunto, tutto quello per cui abbiamo lavorato, andrà perduto.

Spaventati i nostri preti e i nostri teorici iniziarono a ricercare delle soluzioni possibili. Fu solo allora che trovammo una soluzione.

L'Abisso è un eco della grande Torre dell'Eternità che una volta si ergeva al centro del nostro mondo. Esiste soltanto a causa delle immense forze arcane che ancora risuonano fra i due tronconi della torre... un campo di energia innaturale come questo potrebbe nascere solo fra i poli di un magnete gigantesco. Se noi distruggiamo la Torre Asmodian dell'Oscurità questo campo collasserebbe su se stesso chiudendo per sempre l'Abisso. Non solo, in più ci libereremmo facilmente di questo mondo con le sue cicatrici scure e terribili, salveremmo il nostro mondo dalla distruzione e faremmo raggiungere al nostro popolo l'eterno paradiso che Aion ci ha promesso!

Questa è la nostra ultima prova, il nostro ultimo ostacolo prima che possiamo raccogliere la nostra ricompensa. Bisogna distruggere gli Asmodian e il loro patetico mondo: dobbiamo salvare Atreia.

Fonte: Aion - Fansite Italia
 
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